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Questo film ...
è stato inserito da IloveLaraCroft
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1 maggio 2023, selidori
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Inviato il: 2007-12-04 |
Tipo: Storico |
N°: 74037 |
AUTORE: maiuk83 |
La ricostruzione degli avvenimenti riguardanti la frana è sbagliata. Si vede infatti che la fessura del terreno, in alto sul monte Toc, compare ben prima del 4 novembre 1960, quando cade la prima frana, invece, in realtà, la fessura è apparsa contemporaneamente a questo smottamento. |
Inviato il: 2007-12-04 |
Tipo: Geografia |
N°: 74038 |
AUTORE: maiuk83 |
Ad un certo punto gli ingegneri SADE salgono sulle pendici del monte Toc per controllare la fessurazione del terreno, e si nota alle loro spalle l'abitato di Casso che appare all'incirca alla stessa altezza della fessura, sul versante opposto della valle; in realtà la fessura del monte Toc è apparsa molto più in alto rispetto all'abitato di Casso, il quale, in questa scena, più verosimilmente si sarebbe dovuto vedere ben più a valle rispetto al punto in cui si trovano gli ingegneri. |
Inviato il: 2007-12-04 |
Tipo: Trucco |
N°: 74041 |
AUTORE: maiuk83 |
Verso metà del film si vede una ripresa dall'alto e da distante della diga e dell'invaso. Ad una più attenta osservazione però si nota che la ripresa è stata fatta sul paesaggio attuale, cioè con la massa della frana che ricopre la valle, e la frana stessa è stata coperta, piuttosto male a dir la verità, con ritagli di immagini di boschi e prati, così per nascondere la massa caduta e ricostruire la valle com'era prima della sciagura. Questa tecnica ritorna diverse volte nel film quando ci sono delle riprese dell'intera vallata. |
Inviato il: 2007-12-04 |
Tipo: Trucco |
N°: 74043 |
AUTORE: maiuk83 |
Ad un ecerto punto la telecamera fa un suggestivo "volo" da Longarone verso la diga, ma, quando la diga è ancora distante, si nota che appare alle sue spalle la massa franosa del 9 ottobre '63, che in quel momento della storia non dovrebbe esserci; quando poi la telecamera raggiunge la sommità della diga, del corpo franoso non c'è più traccia, giustamente. Il regista deve aver fatto una ripresa aerea del paesaggio attuale, rendendo le immagini leggermente più scure e inserendo delle nuvole di nebbia per nascondere proprio la frana che si erge alle spalle della diga e che in post produzione non è stata cancellata. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100041 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film è mostrato spesso Carlo Semenza in condizioni di salute precaria, ansimante ed affaticato, mentre, in realtà, l'ingegnere progettista della diga, fino alla morte, fu in piena attività ed in salute, come confermato anche dal figlio Edoardo nei suoi libri, ed affrontava ancora frequenti viaggi all'estero. Inoltre, egli era un alpinista, ed andava ancora spesso in montagna in alta quota, anche nell'ultimo periodo prima di morire. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Doppiaggio/Cartelli |
N°: 100042 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film si parla della "diga del Fréjus", ma in realtà Fréjus è soltanto la cittadina semidistrutta dall'onda causata dal suo crollo, mentre il manufatto, in realtà, era chiamato "diga di Malpasset". |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100043 |
AUTORE: maiuk83 |
Alla fine dei lavori della diga, si vedono alcuni ingegneri e tecnici riuniti sul coronamento per festeggiare la conclusione dell'opera, ma, nella realtà, alla festa di fine lavori non furono presenti solo quelle poche persone, ma furono invitati, come da prassi in tutti i lavori del genere, anche tutti gli operai, proprio perché essa era una festa ad essi dedicata. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100044 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film viene messo in correlazione l'inizio dell'invaso con le scene dell'allagamento delle case più basse. Ma in realtà il fondo del bacino era a quota 460 metri s.l.m., mentre le prime case erano situate non più in basso di quota 600 metri s.l.m., quindi furono sommerse soltanto diversi mesi più tardi. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100045 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film si vede Edoardo Semenza pronunciare la frase: «Quando una massa di roccia di quelle proporzioni si mette in movimento, non si arresta più». In realtà questa affermazione era dell'ingegnere Leopold Müller, importante personaggio della vicenda che è stato "tagliato" dalla sceneggiatura. Inoltre, la frase originaria di Müller non fu: «...non si arresta più» ma «...non tornerebbe tanto presto all'arresto assoluto.» |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100046 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film, il geologo Edoardo Semenza consiglia l'abbandono dell'impresa, ma ciò, in realtà, non fu mai consigliato né da lui né da alcun altro geologo chiamato in causa, come conferma egli stesso nei suoi scritti. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100047 |
AUTORE: maiuk83 |
In seguito alla morte di Carlo Semenza, Biadene, divenuto la carica più alta al Vajont, riferisce a Pancini che la SADE, poco dopo, avrebe dovuto vendere l'impianto all'ENEL. Ma ciò non è plausibile perché non ci fu mai una vendita, nel vero significato del termine, bensì si trattò di un esproprio da parte dello Stato, risarcito da un indennizzo, il cui importo venne calcolato in base al valore delle azioni della SADE del triennio precedente. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100048 |
AUTORE: maiuk83 |
Poco dopo essere diventato la più alta carica all'impianto del Vajont, Biadene parla con Pancini, dicendogli che l'invaso, per raggiungre il collaudo definitivo, avrebbe dovuto raggiungere la quota di 715 metri s.l.m., ma ciò è palesemente inesatto, in quanto la quota di collaudo dell'impianto avrebbe dovuto essere quella del massimo invaso, ovvero 722,5 metri s.l.m. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100049 |
AUTORE: maiuk83 |
Ad un certo punto del film, Tina Merlin dice che il Comitato per la rinascita della Valle Ertana aveva pagato di tasca propria una perizia di un geologo famoso, la quale affermava la pericolosità della costruzione del lago nella valle di Erto e Casso e che era stata inoltrata al Genio Civile assieme alle proteste scritte della popolazione. In realtà non esiste alcuna perizia di nessun geologo che né il Comitato né la stessa Merlin avrebbero inviato al Genio Civile assieme alle numerose proteste, queste sì, inoltrate. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100050 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film, la scena della denuncia di Tina Merlin è ambientata verso il Natale 1960, ma in realtà essa era stata notificata ben prima, ovvero nel maggio 1959, cioè dopo il suo primo articolo riguardante la pericolosità dell'invaso. |
Errori (61) 1~20 21~40 41~60 61~61
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