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1 maggio 2023, selidori
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Inviato il: 2017-10-20 |
Tipo: Plot Hole |
N°: 112634 |
AUTORE: Freud50 |
L'abilità di Roland (vero nome Jean Keraudy criminale francese che in questo film interpreta se stesso) nel realizzare chiavi passe-partout che funzionano alla perfezione è: E' sufficiente che egli seghi una qualsiasi asticella di ferro vecchio di recupero e con la punta ricurva, che riesce ad aprire (al primo acchito) qualsiasi serratura nei sotterranei del penitenziario. In particolare nella scena di quando, insieme a Manù, attraversano per la prima volta le gallerie sotterranee della prigione. Passata la ronda dei sorveglianti, Roland realizza una sorta di congegno passe-partout per aprire tutte le porte che si trova lungo il tragitto. E le apre con estrema disinvoltura e facilità. Non solo. Ad 1h e 16min lo vediamo addirittura fabbricarne un'altra più raffinata e con una mappa semplicissima (senza denti e/o scanalature) che affiderà ai suoi compagni di cella per agevolar loro il percorso fino al secondo buco nel collettore fognario. E' ovvio che tutto ciò è palesemente assurdo. Non dimentichiamo che ci troviamo nel contesto di un penitenziario di massima sicurezza e le serrature lo sono altrettanto. Ho analizzato alcuni dettagli delle chiavi utilizzate dagli attori che impersonano le guardie carcerarie e posso assicurare che quelle da loro impiegate sono originali. Che dire? Ad inizio film Roland introduce il film con la frase "Il mio amico Becker ha ricreato, in tutti i dettagli, una storia vera, la mia. . . " Beh, con il senno del poi, toglierei quel "in tutti i dettagli". |
Inviato il: 2017-11-11 |
Tipo: ND |
N°: 112752 |
AUTORE: Freud50 |
Dopo aver realizzato il primo buco, Roland e Manù scendono per la prima volta in un locale sotterrano del penitenziario. Dopo essersi imbattuti in una ronda, Roland, con una semplice sbarretta di ferro recuperata da una finestra in disuso, realizza una chiave passe-partout mediante la quale riesce ad aprire, con una disinvoltura e facilità inverosimili, qualsiasi porta che incontra lungo il percorso nei sotterranei. Non solo. Ad 1h e 16min, durante una pausa nel collettore fognario, con lima e seghetto lo vediamo realizzare addirittura un'altra chiave passe-partout ancora più raffinata che affiderà ai suoi compagni di cella per agevolar loro il percorso fino al secondo buco. Va tenuto presente che se la storia, ancorchè vera, si svolge in un contesto carcerario di massima sicurezza, le serrature dovrebbero esserlo altrettanto. |
Inviato il: 2018-05-12 |
Tipo: Incongruenza |
N°: 113528 |
AUTORE: Freud50 |
E' noto che varie riprese del film sono state girate all'interno del penitenziario la Santè. In particolare i corridoi, tutte le pertinenze dei bracci circondariali, i sotterranei ecc. sono reali. Invece, tutte le altre ambientazioni come la cella, parte dei condotti fognari ecc. sono state ricostruite negli studios cinematografici. Fatta questa premessa, ho potuto individuare una incongruenza sugli spazi non rispettati dei corridoi del penitenziario con quelli ricostruiti in studio. In varie scene, infatti, è possibile notare che l'ampiezza reale dei corridoi del penitenziario è di circa 5 metri. Mentre, in alcune scene girate all'interno della cella in cui è possibile intravedere il corridoio, la larghezza di quest'ultimo è di gran lunga inferiore a quella reale. |
Inviato il: 2018-05-12 |
Tipo: Continuità |
N°: 113529 |
AUTORE: Freud50 |
A circa 32 min scena nella cella in cui i protagonisti iniziano a pianificare il piano di evasione. Nel mentre si sente bussare alla parete. Sono i reclusi della cella accanto che chiedono di attivare una specie di "sistema di trasporto tra celle" tramite una funicella sospesa all'esterno delle finestre. Monsignore si affaccia aggrappandosi all'inferriata la cui sommità è dotata di punte acuminate di una ventina di centimetri. Stacco. Ripresa in controcampo di Monsignore visto dall'esterno del carcere in cui lo vediamo aggrappato ad una inferriata differente e con le punte finali molto più corte. |
Inviato il: 2019-09-04 |
Tipo: ND |
N°: 118321 |
AUTORE: |
Jean Keraudy e Philippe Leroy si trovano finalmente nella rete fognaria e Leroy vede la scaletta usata dai fognaioli e dopo i due cercano un buon punto dove continuare a scavare. Ma non potevano usare quella scaletta per scappare dal tombino invece di cercare un altro passaggio? |
Errori (25) 1~20 21~25
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