Errore originale di selidori spedito il 17/07/2002

Alla sua prima apparizione, Andrew cita le 3 leggi della robotica: 1° no danni ad umani, 2° obbedire sempre ad un umano a meno che non si infranga punto 1, 3° salvaguardare se stesso a meno che non infranga leggi 1 e 2 [DVD 6.25]. (Queste 3 leggi sono state inventate dal guru della narrativa di fantascienza Isaac Asimov (e da una sua novella il film è ispirato) e sono già state citate anche nel film "Il Pianeta Proibito"). Ma nel finale del film, Portia provoca l' eutanasia a se stessa ordinando al robot Galatea a staccare la spina [DVD 1.58.00] (contravvenendo dunque alla prima legge della robotica). Il blooper potrebbe passare inosservato poichè a Galatea è stata costruita una struttura umana ma essa è ancora 'una' robot. Lo si nota dal fatto che Portia le 'ordina' di staccare la spina, come lei stessa sottolinea e la bella infermiera cita Uno (Andrew). Da notare che fra le due scene passa tutto il film di quasi due ore.

Tratto da L'Uomo Bicentenario

Commento di van_fanel spedito il 10/08/2009

Concordo con il Selidori, questo è un errore davvero macroscopico. Anche se, arrampicandosi sugli specchi, si potrebbero ipotizzare delle spiegazioni alternartive: 1) Galatea è idiota e non capisce che obbedire all'ordine di Porzia è una violazione della Prima Legge (Asimov ne "Il sole nudo" ci ricorda che un robot può violare inconsapevolmente la Prima Legge se obbedisce ad un ordine senza sapere che causerà danno ad un essere umano). 2) I robot ai quali è stato impiantato un sistema nervoso centrale pseudo-umano possono violare le Tre Leggi; 3) Galatea sa che Porzia sarebbe morta lo stesso nel giro di breve tempo, e obbedisce per non farla soffrire (quindi in un certo senso obbedisce alla Prima Legge) 4) Galatea è stata modificata in modo da lavorare come infermiera (non era certo la sua programmazione originaria), un mestiere in cui capita di vedere la gente morire e di non poter far niente per salvarla, è possibile che abbiano modificato il suo cervello in modo da "rilassare" il rispetto delle 3 leggi, consentendole di interrompere l'accanimento terapeutico su richiesta del paziente. Un simile "rilassamento" delle tre leggi non è una novità, come sa chi ha letto il racconto di Asimov "Il piccolo robot perduto". 5) Gli sceneggiatori si sono fumati l'impossibile!!!!

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