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Nuovo Cinema Paradiso (1988) [27 errori]

ND: [N° 12509] Il protagonista torna al paese con l'aereo, ma poi gira con la stessa auto che aveva a Roma, (questa scena si vede solo nella versione originale e non quella tagliata che vinse l'oscar) come è possibile?

ND: [N° 14615] Quando Totò (adulto) sfoglia il calendario del 1954, i giorni settimanali non corrispondono in realtà all'anno in questione... corrispondono invece al 1988, anno in cui anno girato il film e non al 1954.

Incongruenza: [N° 15789] All'inizio del film, l'attore Leopoldo Trieste, che impersona il parroco del paese, sta celebrando la Messa. Innanzitutto, la fascia che veniva fissata al braccio del celebrante, nelle funzioni prima delle novità del Concilio (il cosiddetto "manipolo"), era fissata al braccio sinistro, mente nel film il prete la porta al braccio destro. Inoltre egli ha riempito il calice del vino quasi fino all'orlo, cosa che nessun celebrante fa, e addirittura fa cadere, dopo la Consacrazione, alcune goccie di vino sull'altare. Senza poi procedere a nessun intervento, indispensabile in un caso come questo, per asciugare o rimuovere le tracce del vino consacrato cadute sul telo bianco dell'altare. Anche le parole in latino, pronunciate da Trieste, sono parzialmente errate.

ND: [N° 16414] Come fà Alfredo ad aver montato insieme tutti i pezzi dei baci tagliati (finale del film), se questi erano conservati da lui nel cinematografo e questo era bruciato?

Trucco: [N° 16963] Quando il cinema Paradiso va a fuoco dalla finestra del gabbiotto di proiezione (in campo lungo) si sprigionano le fiamme, ma si vede che sono degli spotlight rossi e arancioni che si accendono alternativamente (tipo luci psichedeliche).

ND: [N° 22709] Quando c'è l'incendio nel cinema, ad Alfredo vanno a fuoco le gambe in maniera così consistente che il malcapitato non riesce a porvi rimedio. Quando Totò arriva a soccorrerlo, lo trova svenuto per terra, ma con le gambe "spente".

ND: [N° 22710] All'inizio del film, la moglie di Alfredo è decisamente più vecchia della madre di Totò. Alla fine, invece, la madre di Totò viene sostituita mentre l'attrice che impersona la moglie di Alfredo rimane invariata. In questo modo, la madre di Totò sembra avere più di ottant'anni (decisamente troppi visti i trentacinque-quaranta che dimostrava quando il figlio ha lasciato la Sicilia) mentre la vedova di Alfredo dimostra, al massimo, sessant'anni.

ND: [N° 22711] Il protagonista della storia sembra aver fatto una cura per schiarirsi la pelle peggio di Michael Jackson! Totò bambino è, infatti, scurissimo, tanto da sembrare un piccolo arabo. Totò adolescente è scuro, ma meno del primo. Totò adulto ha, invece, una carnagione normale ed i tratti oltrealpini di Perrin!

Incongruenza: [N° 22728] Quando si incendia la pellicola, si vede chiaramente scappare la gente da dentro il cinema, mentre un paio di scene prima il prete cacciava fuori tutti dalla sala.

ND: [N° 22814] In una scena, Totò parla con Elena che, poi, lo saluta e se ne va. Pochi secondi dopo, si vede Totò che si incammina in una direzione ed Elena, già lontanissima, che cammina, sullo sfondo, in direzione opposta.

Doppiaggio/Cartelli: [N° 22915] Pupella Maggio che interpreta la mamma di Totò da anziana è napoletana, e si sente bene, (aggiungerei meravigliosamente bene), però non doveva essere siciliana? Almeno da giovane lo era...

Trucco: [N° 24219] Quando Totò sta sostenendo l�esame per la licenza elementare, scrive la soluzione del problema su un foglio (quello che poi consegnerà ad Alfredo), ma in realtà si vede bene che fa solo finta di scrivere, e a tratti neanche appoggia la penna sulla carta.

Doppiaggio/Cartelli: [N° 24617] Verso la fine del film, la vedova di Alfredo consegna a Totò una scatola, dicendogli che contiene "DUE cose" per Totò da parte del marito defunto. Successivamente vediamo che Totò trova nella scatola la famosa pellicola con i baci tagliati. Ma che fine ha fatto il secondo oggetto che doveva essere nella scatola? In realtà, nella versone "lunga" del film, si vede che la scatola contiene anche una lettera (o un gruppo di lettere, non ricordo bene) attraverso la quale Totò capisce, a distanza di anni, che era stato Alfredo l'artefice della sua partenza dal paese. Questa scena è stata eliminata dalla versione "americana" (e definitiva) del film, ma l'accenno ai due oggetti è rimasto.

ND: [N° 28043] Quando comincia l'incendio e tutta la gente esce di corsa, c'e' un totale per far notare il contrasto che tutti scappano mentre Totò vuole entrare, solo che quando il piccolo Totò compare nell'inquadratura è ancora fermo (aspettava il via del regista).

Cameo: [N° 28884] In verità questo non è un erore, ma mi sembra di riconoscere nell'addetto che inserisce la pellicola dei baci nel proiettore della sala "privata" di Totò ormai adulto, lo stesso regista Giuseppe Tornatore. (E' un attimo e lo si intravede solo dal foro che usa il proiezionista per vedere lo schermo).

ND: [N° 30743] Nella scena in cui il parroco caccia via tutti gli spettatori in esubero vediamo Alfredo che sposta lo specchietto del buco della cabina di proiezione fino a far arrivare l'immagine riflessa sulle mura del palazzo di fronte....ma com'è possibile che il quadro sia anche messo a fuoco? sarebbe impossibile avere una messa a fuoco perfetta in sala e contemporaneamente a oltre 100m di distanza!!!

Anacronismo: [N° 44879] Nella proiezione al vecchio cinema del film Catene (1950) dall'inquadratura del proiettore si nota sul davanti la lente anamorfica utilizzata per il cinemascope che verrà introdotto solo 4 anni dopo.

FraseFamosa: [N° 54264] Il progresso... Sempre tardi arriva!

Incongruenza: [N° 65762] Sui titolo di coda della versione abbreviata che ha vinto l'Oscar, mentre scorrono i ringraziamenti, si può vedere Elena ormai in età avanzata, con i capelli bianchi, quando si incontra con Totò tornato per il funerale di Alfredo. Queste immagini però si riferiscono alla versione "lunga", quella originale non tagliata.

Continuità: [N° 67564] Quando Totò adulto torna al paese per il funerale, la madre lo accompagna nella sua cameretta dove ha conservato i suoi oggetti. Nell'inquadratura panoramica della cameretta si vede il vecchio proiettore sullo scrittoio che ha la bobina posteriore carica di pellicola. Successivamente quando Totò gli si avvicina la pellicola è passata alla bobina superiore.

Continuità: [N° 80996] Nella scena in cui Salvatore incontra per la prima volta la figlia di Elena per la sorpresa fa cadere il bicchierino (con un non meglio specificato alcolico) e la osserva facendo una moltitudine di espressioni facciali. Alla fine il bicchiere cade rompendosi. Ma dove ha trovato il tempo per fare tutte quelle espressioni? E come mai il bicchiere cade a rallentatore mentre le movenze sue e della figlia di Elena non lo sono?

Incongruenza: [N° 86583] Quando Alfredo e Toto' stanno facendo gli esami, si vede che Alfredo ha una macchia d'inchiostro sulla guancia destra che durante l'esame scompare e riappare.

Anacronismo: [N° 91248] Prima della partenza di Totò verso Roma, nell'inquadratura delle valigie si nota che le traversine dei binari sono di cemento, cosa altamente improbabile per quel tempo.

Incongruenza: [N° 97859] Quando Salvatore, adulto si sta recando al suo paese (l'immaginario paese Giancaldo), una freccia verde autostradale col nome del paese, appare per indicare l'uscita, ma è posta erroneamente tra le due corsie (di decelerazione, o entrata e accelerazione o uscita). E' proprio quest'ultima che si vede sullo sfondo, ben riconoscibile come tale.

Trucco: [N° 98074] Quando Salvatore, adulto, sta tornando al suo paese originario (l'immaginario Giancaldo), una freccia indica una uscita autostradale, ma è posizionata in maniera innaturale. Essa, infatti, è posta dove mai nessun cartello autostradale è posto, ovvero tra la corsia d'uscita di una autostrada, e quella d'entrata. Quest'ultima, infatti, risulta chiaramente visibile sullo sfondo della scena, ripresa dall'interno dell'auto. La scelta - probabilmente - è stata fatta per motivi tecnici, ma poteva essere più precisa (ad esempio un cartello lungo una corsia).

Continuità: [N° 100153] La scena quando Totò parte col treno, per lasciare (definitivamente) il paese di Giancoaldo. Il treno si allontana, ed il parroco arriva in ritardo correndo. Mentre il parroco corre lungo i binari, si vede Alfredo che si alza da una panchina. Poi la m.d.p. inquadra il primo piano di Salvatore affacciato al finestrino del treno e quando torna sul gruppo di persone alla stazione, il parroco dice: «sono arrivato tardi, peccato...», ma Alfredo e di nuovo seduto sulla panchina e, per la seconda volta, fa il gesto di alzarsi, appoggiandosi al bastone.

Continuità: [N° 108814] Quando la maestra interroga Boccia sul problema del 5 x 5 , si vede una operazione scritta sulla lavagna , ma negli stacchi successivi la formula cambia di posizione sulla lavagna.