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Sala operatoria, intervento. 62'57" Dettaglio d'un Jolly 2 in azione, manometro: la lancetta sale correttamente sui 36 cmH2O, segno che la macchina sta ventilando la paziente in automatico. Ma un' inquadratura precedente (62'45") mostrava la maschera orofacciale appena poggiata sul volto della paziente, particolare confermato subito dopo, nel successivo shot a 63'00" (la maschera sfiora appena il volto). In queste condizioni la tenuta del circuito non è garantita, e la pressione generata dalla macchina si disperde tra il bordo della maschera e la cute: non è dunque possibile raggiungere i valori segnalati dal manometro, che invece coincidono con quelli d'una corretta ventilazione praticata mediante intubazione tracheale (od anche senza, al limite, ma 1) la maschera va gestita in modo da risultare a tenuta ermetica: 2) solo un deficiente lo farebbe, perché con quei valori pressori la miscela gas/vapori forzerebbe il cardias e gonfierebbe lo stomaco del paziente, con gravi rischi. In automatico si ventila SOLO mediante tubo orotracheale cuffiato).
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