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Questo film ...
è stato inserito da IloveLaraCroft
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1 maggio 2023, selidori
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Inviato il: 2008-01-04 |
Tipo: ND |
N°: 74841 |
AUTORE: |
Quando Tina Merlin finisce di battere a macchina il pezzo che consegna al suo compagno (dicendo che deve essere al giornale entro le cinque), al momento che leva i fogli dalla macchina per scrivere, si nota benissimo che la carta carbone usata per fare più copie è messa al contrario!! |
Inviato il: 2008-03-15 |
Tipo: Doppiaggio/Cartelli |
N°: 76691 |
AUTORE: |
Nell'inverno, quando Pancini e Semenza sono sul coronamento della diga, arriva Biadene con il giornale della tragedia della diga del Frejus, crollata per un cedimento strutturale. Pancini chiede se non sia il caso di rinforzare la loro diga, ma Biadene risponde che non ce ne sarà bisogno, e che "nell'ambiente si sapeva che la diga del Frejus aveva poche fondamenta". Nella realtà, in ingegneria il nome corretto non è fondamenta ma fondazioni. |
Inviato il: 2009-02-16 |
Tipo: Storico |
N°: 81967 |
AUTORE: giacal |
Nella scena in cui la dirigenza SADE fa il pranzo di festeggiamento della fine dei lavori, il tavolo è stato imbandito sul coronamento della diga e sembra che la sua larghezza occupi quasi tutto lo spazio coincidendo con la larghezza del coronamento stesso. In realtà il coronamento originario della diga era molto più largo, tanto da portare su di sè addirittura una strada a doppio senso di marcia che consentiva ai veicoli dell'Enel di passare da una parte all'altra dello sbarramento. Tale strada venne spazzata via assieme al coronamento dalla forza dell'onda di frana. |
Inviato il: 2009-12-01 |
Tipo: Storico |
N°: 86415 |
AUTORE: |
Il giorno del disastro i soccorritori arrivarono pochi minuti dopo dal disastro e i militari arrivarono a longarone alle 5:30, nel film quando Montaner si appoggia alla sedia a dondolo di Ancilla e piange
si vede chiaramente che il sole è alto quindi dovrebbero essere mezzogiorno dunque ci
dovrebbero essere già i soccorritori invece c'e' solo lui e Tina Merlin |
Inviato il: 2010-04-07 |
Tipo: Storico |
N°: 87867 |
AUTORE: gugen |
C'è un errore storico che pervade tutto lo svolgimento del film. In diverse sequenze viene mostrato lo scarico destro di fondo valle perfettamente funzionante. E' addirittura il protagonista della prima prova di invaso e ritorna maestoso nella scena ripresa dall'elicottero che ci racconta l'alba del 9 ottobre 1963. Peccato che lo scarico destro fu realizzato nel 1964 per raccordarsi alla galleria di by-pass e far defluire l'acqua che si stava accumulando pericolosamente nel residuo lago del Vajont sotto l'abitato di Erto. L'unico scarico presente fino a quei giorni era quello sinistro meno maestoso e cinematografico. |
Inviato il: 2010-04-07 |
Tipo: Storico |
N°: 87868 |
AUTORE: gugen |
Prima del grande evento di frana Martinelli ci racconta di un incontro in Chiesa tra l'Ing. Biadene e l'Ing.Pancini entrambi spaventati per gli eventi dramatici degli ultimi giorni. In realtà quell'incontro non è mai avvenuto in quanto l'Ing. Pancini era partito per le ferie negli Stati Uniti e l'Ing. Biadene gli esternò le sue preoccupazioni in una missiva pregandolo di rientrare anzitempo in Italia. |
Inviato il: 2011-03-07 |
Tipo: Astronomia |
N°: 92306 |
AUTORE: |
Il 9 ottobre mentre la montagna sta franando si può vedere alta nel cielo una Luna piena, cosa impossibile perchè quel giorno a quella ora la Luna non era ancora sorta e non era neanche piena. |
Inviato il: 2011-03-10 |
Tipo: Anacronismo |
N°: 92349 |
AUTORE: lorfeo63 |
Nelle scene iniziali gli operai si muovono su degli scooters tra cui una Lambretta 50 che verrà commercializzata solo nel 1964. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100041 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film è mostrato spesso Carlo Semenza in condizioni di salute precaria, ansimante ed affaticato, mentre, in realtà, l'ingegnere progettista della diga, fino alla morte, fu in piena attività ed in salute, come confermato anche dal figlio Edoardo nei suoi libri, ed affrontava ancora frequenti viaggi all'estero. Inoltre, egli era un alpinista, ed andava ancora spesso in montagna in alta quota, anche nell'ultimo periodo prima di morire. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Doppiaggio/Cartelli |
N°: 100042 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film si parla della "diga del Fréjus", ma in realtà Fréjus è soltanto la cittadina semidistrutta dall'onda causata dal suo crollo, mentre il manufatto, in realtà, era chiamato "diga di Malpasset". |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100043 |
AUTORE: maiuk83 |
Alla fine dei lavori della diga, si vedono alcuni ingegneri e tecnici riuniti sul coronamento per festeggiare la conclusione dell'opera, ma, nella realtà, alla festa di fine lavori non furono presenti solo quelle poche persone, ma furono invitati, come da prassi in tutti i lavori del genere, anche tutti gli operai, proprio perché essa era una festa ad essi dedicata. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100044 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film viene messo in correlazione l'inizio dell'invaso con le scene dell'allagamento delle case più basse. Ma in realtà il fondo del bacino era a quota 460 metri s.l.m., mentre le prime case erano situate non più in basso di quota 600 metri s.l.m., quindi furono sommerse soltanto diversi mesi più tardi. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100045 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film si vede Edoardo Semenza pronunciare la frase: «Quando una massa di roccia di quelle proporzioni si mette in movimento, non si arresta più». In realtà questa affermazione era dell'ingegnere Leopold Müller, importante personaggio della vicenda che è stato "tagliato" dalla sceneggiatura. Inoltre, la frase originaria di Müller non fu: «...non si arresta più» ma «...non tornerebbe tanto presto all'arresto assoluto.» |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100046 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film, il geologo Edoardo Semenza consiglia l'abbandono dell'impresa, ma ciò, in realtà, non fu mai consigliato né da lui né da alcun altro geologo chiamato in causa, come conferma egli stesso nei suoi scritti. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100047 |
AUTORE: maiuk83 |
In seguito alla morte di Carlo Semenza, Biadene, divenuto la carica più alta al Vajont, riferisce a Pancini che la SADE, poco dopo, avrebe dovuto vendere l'impianto all'ENEL. Ma ciò non è plausibile perché non ci fu mai una vendita, nel vero significato del termine, bensì si trattò di un esproprio da parte dello Stato, risarcito da un indennizzo, il cui importo venne calcolato in base al valore delle azioni della SADE del triennio precedente. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100048 |
AUTORE: maiuk83 |
Poco dopo essere diventato la più alta carica all'impianto del Vajont, Biadene parla con Pancini, dicendogli che l'invaso, per raggiungre il collaudo definitivo, avrebbe dovuto raggiungere la quota di 715 metri s.l.m., ma ciò è palesemente inesatto, in quanto la quota di collaudo dell'impianto avrebbe dovuto essere quella del massimo invaso, ovvero 722,5 metri s.l.m. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100049 |
AUTORE: maiuk83 |
Ad un certo punto del film, Tina Merlin dice che il Comitato per la rinascita della Valle Ertana aveva pagato di tasca propria una perizia di un geologo famoso, la quale affermava la pericolosità della costruzione del lago nella valle di Erto e Casso e che era stata inoltrata al Genio Civile assieme alle proteste scritte della popolazione. In realtà non esiste alcuna perizia di nessun geologo che né il Comitato né la stessa Merlin avrebbero inviato al Genio Civile assieme alle numerose proteste, queste sì, inoltrate. |
Inviato il: 2012-12-18 |
Tipo: Storico |
N°: 100050 |
AUTORE: maiuk83 |
Nel film, la scena della denuncia di Tina Merlin è ambientata verso il Natale 1960, ma in realtà essa era stata notificata ben prima, ovvero nel maggio 1959, cioè dopo il suo primo articolo riguardante la pericolosità dell'invaso. |
Inviato il: 2013-05-27 |
Tipo: Incongruenza |
N°: 101797 |
AUTORE: resper |
La passerella dell'impalcatura che si spezza causando la caduta e la conseguente morte di un operaio del cantiere che sta costruendo la diga del Vajont appare integra nelle sequenze immediatamente successive (quelle del corpo dell'operaio che perde la presa del ponteggio al quale si era aggrappato e precipita nel vuoto) |
Inviato il: 2013-11-16 |
Tipo: Anacronismo |
N°: 102879 |
AUTORE: |
A 1.06:05 si vede una Fiat 600 bianca della serie cosiddetta "fanalona";si tratta di una versione della celebre utilitaria torinese introdotta solo nel 1965 e che quindi ancora non esisteva all'epoca dei fatti raccontati in questo film. |
Errori (61) 1~20 21~40 41~60 61~61
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