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Cito testualmente le tre leggi della robotica di Isaac Asimov:<br>1) Un robot non può recar danno ad un essere umano nè può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.<br>2) Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purchè tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.<br>3) Un robot deve proteggere la propria esistenza, purchè questa autodifesa non contrasti con la Prima e con La Seconda Legge.<br><br>Buttandosi dalla finestra per obbedire alla sua insopportabile padroncina, il robot Andrew viola ovviamente la Terza Legge perchè è in conflitto con la Seconda (la sua autodifesa è in contrasto con la sua obbedienza), ma così facendo infrange anche la Prima legge, poichè con la sua azione ha recato una serie di danni, se pur di lieve entità, ai suoi padroni: ha destato l'ira del suo padrone ai danni della sua padroncina, danneggiato se stesso (un bene famigliare) e minato temporaneamente l'ordine della casa.<br>Andrew ha quindi inutilmente violato la terza e la prima legge (Asimov al riguardo specifica che un robot non può violare nessuna delle tre leggi, pena il cortocircuito del cervello) !
Tratto da L'Uomo Bicentenario
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Commento di Syous spedito il 09/12/2002
Andrew non va assolutamente contro la terza legge: deve proteggere la propria esistenza PURCHE' non contravvenga alla 2 legge, cioè obbedire agli ordini di un essere umano.
In altre parole,proteggere la propria esistenza a meno che non sia un umano a chiedergli di fare qualcosa di pericoloso,che è esattamente questo caso.
Per quanto riguarda la violazione della prima legge,mi sembra un po' una "forzatura"...
Nessun umano riceve danno fisico dall'azione di Andrew,quindi è tutto regolare.
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Commento di Franceskr1 spedito il 13/12/2002
Syous ha ragione!
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Commento di Tyreal spedito il 07/03/2005
Un robot non può violare solo la prima legge. La seconda e la terza sono ad essa subordinate. La terza può essere violata per obbedire alla prima o alla seconda!
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Commento di van_fanel spedito il 10/08/2009
E' vero che in alcuni romanzi di Asimov vige la legge non scritta per cui se un robot, accidentalmente, viola una delle tre leggi (ad es. se un robot tenta di evitare un omicidio ma fallisce) il suo cervello va in "roboblocco" (un crash irreversibile). Però prima di tutto non è detto che valga questa regola anche nel film. Inoltre in questa scena Andrew non ha causato direttamente danni ad esseri umani - è vero, ha fatto arrabbiare il padrone, ma non è detto che nella sua programmazione questo venga interpretato come un "danno".
Anche nei racconti di Asimov, non tutti i robot interpretano il concetto di "danneggiare un essere umano" nello stesso modo.
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